I temi, le storie

FIGLI DELLA CITTA'

Una genealogista dilettante, due aspiranti scrittrici, una cantante di strada, un critico d’arte alle prese con la tecnologia, un disoccupato, un uomo marchiato dalle sue origini, un’appassionata di danza su ghiaccio, una viaggiatrice e il suo passato… Sono “scorci” di un paesaggio urbano che non è solo fatto di strade ed edifici di stili e pregio diversi, ma soprattutto di individui e delle loro vicende, ciascuna caratterizzata da un proprio “stile” e tutte ugualmente pregiate.

"PRIMA CHE VENGA IL GIORNO"

Nascere nei bassifondi di una grande città è spesso una predestinazione. 

"LA CANTANTE"

Una clocharde a Roma.

"UN SOGNO NEL CASSETTO"

Storia di una donna quadro di azienda ma intimamente artista.

Si può sfuggire a una realtà percepita come estranea?

"L'ascensore"

Storia di un italiano qualunque alle prese con l'ultima crisi economica. L'azione si svolge a Roma.

"Tre donne in un cammeo"

 (Silloge di tre racconti concatenati e inscindibili):


Come una fiaba – Londra 1880: Chiuso nella sua biblioteca, un ricco pittore inglese legge i carteggi che la giovane moglie Rosina, italiana di origini contadine, ha intrattenuto per anni con la sorella ed il parroco del suo paese natale, Olevano Romano.

Il giorno delle valigie – Roma, seconda metà Anni Settanta: Lia, che si appresta a lasciare il marito fedifrago, passa a trovare la sorella Rita prima di recarsi alla stazione ferroviaria.
L’episodio è narrato a posteriori da Rita alla propria figlia.

Diva – Parigi, fine Anni Settanta: la diciannovenne Gladys ripercorre, prima da sola, poi con un’amica, la vita condotta nei cinque anni precedenti tra  la Réunion e la California, cercando una propria via, in risposta alla presa di coscienza avvenuta mesi prima a Los Angeles.

 Osservando storie e comportamenti di donne esemplificative di tre generazioni (quelle del 1850, 1920 e 1960), Tre donne in un cammeo affronta - nel contesto dell'universo femminile - il tema della coscienza di sé e delle maggiori o minori capacità e possibilità di operare scelte autonome e libere in condizioni storiche e sociali nettamente diverse. 

Ciascuna delle protagoniste delle tre storie incarna una delle Grazie della mitologia greca, ossia Eufrosine, Talia e Aglaia e ne possiede il tratto caratterizzante.
Tre donne in un cammeo è, in questo suo aspetto, un tributo al metodo mitico e si avvale del simbolo come elemento unificante della struttura dell'opera.

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